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Columbus Day a New York


Dalla sua fondazione nel 1929, la parata del Columbus Day viene organizzata dalla Columbus Citizens Foundation, la storica organizzazione onlus di New York che ha dedicato tutta la sua esistenza a valorizzare l'incontro culturale italo americano, a diffondere la conoscenza dei successi degli Italoamericani, a promuovere le tradizioni ed i valori ereditari delle proprie origini, nonchè a sostenere le possibilità e le capacità di integrazione con le altre identità culturali degli italiani residenti negli Stati Uniti.



La parata è un appuntamento da non perdere fatto di carri, tradizione, personalità, spettacolo e con un'enorme moltitudine di partecipanti. Questo corteo multicolore - e sopratutto Tricolore - sfila festosamente sulla 5th Avenue di New York di fronte a milioni di spettatori che lo seguono in TV da tutto il mondo.

E' una celebrazione dedicata all'esaltazione di quello spirito Italiano ed europeo di rinascita, progresso e modernizzazione che ha spinto Cristoforo Colombo a sfidare l'Oceano Atlantico e a cambiare la geografia e la storia del mondo.

Musica, gruppi folk, carri allegorici e carri dedicati ai successi e all'impegno di imprese ed associazioni di Italiani ed Italoamericani, animano questa grande parata, che tradizionalmente si tiene il 2° lunedì di ottobre e che rappresenta l'evocazione dei sacrifici e della fatica che gli italiani e gli italo-americani hanno profuso nella costruzione e nella crescita della più compiuta democrazia del mondo.

Ma per molti italiani il Columbus Day è solo una ricorrenza ed una sfilata. Per alcuni politici e amministratori pubblici è troppo sovente solo l'occasione di una viaggio a New York. Ma per gli italo-americani è molto di più, anzi per gli organizzatori, il pubblico e coloro che partecipano alla sfilata la conclusione di un anno di attesa, di trepidazioni e di lavoro. Non per caso la Parata del Columbus Day, lungo la Fifth Avenue di New York City, nel 2006 ha visto 35.000 partecipanti sfilare lungo i cinque chilometri del percorso davanti ad un pubblico di quasi un milione di persone.

Una Parata che non è solo un momento di festa, ma anche la voglia accumunata a tutti gli italoamericani di rendere omaggio al legame tra Italia e America, amicizia che risale a tempi lontani. Iniziata quando gli Stati non erano Uniti e l'indipendenza dai paesi colonizzatori era un sogno di pochi. Infatti è sempre presente la Garibaldi Guard che, dopo quasi 150 anni, continua a commemorare la partecipazione degli italiani alla Guerra Civile tra gli Stati americani. E come ricorda il Prof. Luongo "Evidentemente credevano fortemente nel paese che li ospitava, tanto da arruolarsi."
Il Generale Peter Pace, Grand Marshal della Parata, ha ricordato "Abbiamo ereditato veramente tanto dai nostri padri ed essere parte di una tradizione che ci è stata tramandata per generazioni, avere l'opportunità di sostenerla e tramandarla a nostra volta ai nostri figli e ai nostri nipoti è veramente una benedizione"


Ma attorno al Columbus day gravitano altre iniziative non meno significative. La Columbus Week, che si svolge ogni anno durante la settimana dedicata al Columbus day, intende far conoscere i contributi degli italoamericani, oggi una comunità di circa 20 milioni di persone, alla storia e alla cultura degli Stati Uniti d'America.



La Stazione Centrale di New York è un capolavoro in stile Beaux Arts del 1913 e al suo interno si trova la Vanderbilt Hall, con i suoi lampadari dorati e i pavimenti in marmo rosa. Uno spazio espositivo di 1.115 mq. con soffitti alti circa 15 metri. Qui transitano ogni giorno oltre 500.000 persone. Nel 2006, dal 3 al 12 ottobre, la mostra del "Made in Italy", con la presenza delle Regioni Campania e Lombardia, è stata visitata da oltre 2,5 milioni di persone. La Vanderbilt Hall nel 2005 ha ospitato la mostra sulla storia della Corte Suprema di Giustizia. Nel 2004 ha rappresentato la vita di Mario Andretti, mitico pilota automobilistico e Grand Marshal della Parata, da immigrato a campione del mondo.

La portaerei Intrepid, ora adibita a museo galleggiante, nel 2003 ospitò la mostra sulla pittura futurista italiana e l'aviazione, e quella sulle "ali d'Italia". Successivamente la Regione Sicilia si presentava in un Channel Garden del Rockefeller Center trasformato in un giardino all'italiana con un festival di luci, colori e spettacoli di musica e danza. Poi è toccato a Times Square a trasformarsi in una piazza italiana, allestita in collaborazione con la Regione Lazio.

Il monumento a Cristoforo Colombo in Columbus Circle vede ogni anno la cerimonia del ricordo degli antenati e dei servitori dello Stato, dalla Polizia ai Vigili del Fuoco. Nel 2006 l'On.le Richard Greco,Jr., Sottosegretario alla Marina, ha detto: "Non esiste amore più grande di chi dona la propria vita per i propri amici".

La Columbus Week è anche un'occasione per raccogliere i pensieri dei più e dei meno giovani.

Maria Bartiromo, la giornalista finanziaria più seguita in TV dagli americani, nutre un profondo affetto per l'Italia ed è orgogliosa di essere italoamericana.
Ricorda: "la mia famiglia credeva molto nel valore etico del lavoro". E poi: "Pensavo di andare a lavorare per una banca di investimenti, finchè mia madre sorridendo mi disse: perchè non provi con il giornalismo? Secondo me saresti brava". Ed è stata la felice intuizione di una mamma siciliana, diciamo noi. Così ha commentato la sua telecronaca della Parata.
Il mitico finanziere di Wall Street Joseph Perella parla del nonno che arrivò in America negli anni '30 e lavorò in un country club, in quanto ritenne giustamente che con la Grande Depressione occorresse cercare un'occupazione in un posto in cui la gente ancora riusciva a godersi la vita. Con le "rimesse degli emigranti", così in Italia venivano chiamati i risparmi che tornavano annualmente dall'America, il padre del finanziere potè conseguire un dottorato di ricerca in economia e partire alla volta degli Stati Uniti. "Sono questi i valori della tradizione che mi hanno indicato la strada". La famiglia di Joseph Moglia veniva dalla Lombardia. Il padre aveva 11 anni e lavorò fino alla pensione in un negozio di frutta e verdura. La madre non fece mai mancare alla sua famiglia un sorriso sulle labbra. Lui è ora CEO di TDAmeritrade.
Anche il Presidente del Consiglio regionale della Campania Lonardo ha parlato dei suoi nonni e della loro e della sua vita negli Stati Uniti dove è nata. Il Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Lucchini ha voluto porre in evidenza come la mostra alla Vanderbilt Hall abbia mostrato agli italoamericani ed agli americani tutti, la volontà e la capacità di lavorare insieme delle due regioni italiane in una manifestazione di successo non solo per le regioni stesse, ma per l'intera Italia.
Luis Tallarini, Presidente della Columbus Citizens Foundation, ha ricordato la grande finalità umanitaria della Columbus Week che consente a tanti giovani italoamericani bisognosi di accedere ai college e di poter così acquisire una più ampia prospettiva sul mondo della cultura e del lavoro.

La Fondazione ha radici lontane, quando il Columbus Citizens Committee, nel 1929 e formato da circa una dozzina di persone di origine italiana, organizzò a New York per il Columbus Day la prima parata regolarmente pianificata. Il Comitato si è via via ingrandito e nel 1944 è nata la Columbus Citizens Foundation. Da quel momento tutto si è trasformato e la Parata ha generato l a Columbus Week e le attività filantropiche hanno puntato sull'aiuto a i giovani bisognosi e sulla loro istruzione.
Nel 1967 la Fondazione acquista dal governo svedese l'attuale sede, i soci crescono fino ad essere oggi oltre 500. Gli studenti che fruivano di borse di studio erano inizialmente uno o due l'anno, con gli anni '80 divennero una dozzina, poi raggiunsero le 750, oggi sono oltre 850, numero che la Fondazione si augura di far crescere in breve volgere di anni.
La Fondazione è anche attiva sul fronte degli sforzi umanitari per le calamità naturali, per le famiglie dei caduti e dei dispersi, per i bisogni sociali e di tipo medico.