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Personaggi di Ieri: arricchisci le informazioni sulla vita e le opere di Filippo Mazzei

Filippo Mazzei


Nato a Poggio Caiano nel Granducato di Toscana il 25 dicembre 1730 e morto a Pisa il 19 marzo 1816 fu intellettuale, medico, chirurgo, viaggiatore, insegnate, commerciante, contrabbandiere, coltivatore, soldato, diplomatico e politico. Meglio conosciuto oltre atlantico come Philip Mazzei o addirittura Philip Mazzie.



Un italiano che si è meritato gloria e onori nel mondo e che ha saputo interpretare al meglio i cambiamenti politici e sociali della sua epoca. A lungo ignorato in Italia, ma si sa nessuno è profeta in patria, ha avuto un tardivo riconoscimento con l'emissione di un francobollo postale a lui dedicato.

Brevemente la sua storia.

Dopo gli studi effettuati tra Prato e Firenze il giovane rampollo di una nota famiglia di viticultori entra in contrasto con il fratello su come gestire l'azienda famigliare. Carattere tosto e irrequieto taglia corto e nel 1752 si trasferisce a Livorno, dove diventa medico. Ma Livorno gli va stretta come d'altronde il Granducato e s'invola, dopo appena due anni, alla volta di Smirne e lì diventa chirurgo. Ma anche gli orizzonti di una Turchia in piena decadenza non si confanno alle sue visioni del mondo e poco dopo raggiunge Londra.

Ma qui i primi guai economici che risolve brillantemente se dopo gli inizi come maestro d'italiano lo ritroviamo, nel giro di una decina di anni, ricco e inserito nel giro della borghesia grazie alla sua attività di commerciante e importatore di prodotti mediterranei. A Londra conosce Benjamin Franklin e Thomas Adams che più tardi lo inviteranno a trasferirsi nel Nuovo mondo. Nel 1773 Mazzei sbarca in Virginia trascinandosi appresso un gruppo di agricoltori toscani.

Con l'aiuto dell'amico di penna e di ideali Thomas Jefferson (un sodalizio che avrà una durata quarantennale) impianta il primo vigneto della Virginia ancora colonia inglese. Le discussioni e le aspirazioni comuni con uno dei futuri padri della patria americana più significativo,Jefferson, portano il Mazzei a pubblicare saggi sulla libertà e l'uguaglianza e alcune frasi di questi scritti saranno riportate pari pari nella Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America. Gli ulivi e le viti della piantagione non sopravviveranno però a lungo ai rigori invernali della Virginia. Un danno economico ma anche un fortuna per le glorie del Mazzei che ora potrà dedicarsi definitivamente alla politica.

Naturalizzato cittadino virginiano sarà uno dei primi volontari nella guerra d'indipendenza americana e nel 1778 Jefferson lo spedirà in Europa per cercare prestiti e contrabbandare le armi indispensabili per la causa. Nel 1783 rientra in Virginia, ma quando scopre che non sarà nominato ambasciatore ci resta talmente male che, con una reazione degna di quel "tascanaccio" che era in fondo rimasto, gira le spalle alla nuova terra e rientra definitivamente in Europa.

Qui sarà attratto dalle gesta di Bonaparte e ne seguirà con attenzione l'ascesa e il crollo.

Un uomo coraggioso, moderno, aperto ad ogni novità, che si è prodigato per la libertà e l'indipendenza degli Stati Uniti d'America. Con il suo pensiero ispirò la costituzione americana e c'è chi sostiene che anche la bandiera a stelle e strisce sia frutto di una sua intuizione e si rifà allo stendardo di Ugo di Toscana.

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Premio "The Bridge - Filippo Mazzei"

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